Aggregatori di notizie, convengono?

Crescono come funghi, promettono maggior visibilità, sono le social news, gli aggregatori di notizie, i social bookmarks; si chiamano Digg, Diggita, OKNotizie, Wikio, Technotizie, Fai informazione, Pliggalo, Pligg, Segnalo, Upnews, Digo, per citare i più conosciuti.

Cosa fanno?
Distribuiscono a più persone la notizia che tu vuoi postare (alcuni mettono dei limiti sul numero di link quotidiani da pubblicare)

E poi?
Poi i potenziali lettori collegati al servizio vedono il tuo bel pezzo e decidono se leggerne il contenuto, se votarlo oppure no, se commentarlo oppure no

Tutto qui?
No, c'è un altro aspetto importante: attraverso questi social networks il tuo link viene veicolato sui motori di ricerca (puoi finire su google in un batter d'occhio)

E quindi? Dov'è la fregatura?
Bene, ci siamo. Premetto che fino a qualche mese fa utilizzavo tutti gli aggregatori che trovavo, più volte al giorno, tutti i giorni.
Poi un pomeriggio, cercando alcuni miei articoli su google mi sono accorto di un fatto non troppo piacevole.
Tutti i miei link postati sui social bookmarks mi superavano.

In che senso?
Nel senso che il mio link "pulito" del tipo miosito.org/argomentoX arrivava molto ma molto dopo, nei motori di ricerca, il link del tipo socialbookmark.com/argomentoX.
In pratica postando il mio bell'articolo fresco fresco su questi bei siti "socialmente utili nel divulgare" ho innescato un meccanismo per cui il cosiddetto argomentoX giungeva sui motori di ricerca prima attraverso "loro" e poi attraverso il mio sito.

Ok, e allora? Non è la stessa cosa?
No, purtroppo no. Arrivando sempre dopo "loro", cosa faceva google quando vedeva il mio articolo sull'argomentoX che giungeva nei suoi canali? Guardandolo da vicino potrebbe aver pensato: "questo l'ho già visto... dev'essere una copia di altri articoli che ho già indicizzato, mettiamolo in fondo".
Alla fine il nostro il link originale, pulito, senza precedenti... risulta nient'altro che una copia.

Conclusione?
Ovviamente tutto questo discorso è soltanto il frutto della mia interpretazione, realizzata in seguito a numerose settimane passate ad analizzare risultati, ed effettuando prove sul campo.
Io ho scelto di non utilizzare più questo tipo di servizi, ma capisco che molti possano trovare gli aggregatori come l'unica fonte di visite per i propri blog-siti.
Dunque, in questo caso, il mio consiglio è quello di lasciar passare un po' di tempo tra la pubblicazione dell'argomentoX sul sito e la segnalazione dello stesso ai social bookmarks (direi una settimana), in modo tale che sui motori di ricerca risulteremo noi come originali e il resto come copia.

Articoli correlati






1 commento :

  1. Condivido appieno tale interpretazione. Aggiungerei che in tal modo il pagerank del blog/sito tarderà ad aumentare.

    Saluti,

    Notiziario giornaliero

    RispondiElimina